Benvenuto al terzo appuntamento della nostra guida tecnica ENISA, che affronta la sicurezza della supply chain.
Se la tua PMI fornisce servizi o prodotti digitali a clienti di grandi dimensioni, la tua sicurezza informatica non è più solo affar tuo. La Sicurezza della tua Supply Chain è il requisito normativo. Obbliga i grandi operatori (i tuoi clienti) a verificare il livello di protezione di tutti i loro fornitori.
Questo non è un nuovo onere, ma l’opportunità per la tua azienda di trasformare un potenziale punto di debolezza in un asset commerciale certificato. Per restare nella filiera, devi dimostrare, attraverso documenti e procedure verificabili, di essere un partner che non espone il cliente al rischio.
La catena di fornitura sotto esame: la tua PMI e l’obbligo di controllo NIS2
Gli hacker sanno che le PMI spesso investono meno in cybersecurity rispetto ai giganti del settore. Per questo motivo, le piccole e medie imprese sono diventate la porta d’accesso preferita per attaccare le grandi aziende.
La Direttiva NIS2 ha reso questo problema centrale, imponendo ai soggetti rilevanti di tenere conto della vulnerabilità della supply chain nella loro Analisi del Rischio. Di conseguenza, la tua PMI è ora soggetta a un’intensa due diligence che verifica il rispetto degli standard. La tua sopravvivenza commerciale dipende dalla capacità di trasformare la tua posizione di “anello debole” in un vantaggio competitivo.
Sicurezza Supply Chain NIS2: le 5 aree di controllo secondo ENISA
Le linee guida ENISA stabiliscono i criteri che le aziende soggette a NIS2 devono applicare per valutare i loro fornitori. Per dimostrare la tua sicurezza alla NIS2 come Supply Chain e qualificarti come partner affidabile, la tua PMI deve poter rispondere in modo strutturato a queste 5 aree di controllo richieste dai tuoi clienti:
- documentazione della Governance Interna: la tua PMI deve fornire prove (policy e certificazioni come ISO 27001) che dimostrino al cliente una solida governance interna e la gestione strutturata dei rischi di sicurezza;
- pratiche di Sviluppo Sicuro (SDLC): se fornisci software o servizi digitali, devi dimostrare di seguire un processo di Secure Software Development Lifecycle (SDLC). Questo include l’adozione di una Vulnerability Disclosure Policy per la gestione proattiva delle vulnerabilità;
- evidenza di Controlli Tecnici e Certificazioni: devi poter presentare al cliente i risultati di assessment di sicurezza. Ciò include il mantenimento di certificazioni riconosciute (es. SOC 2) o la disponibilità a condividere i report recenti di Penetration Test esterni;
- garanzia su Accessi Remoti e Crittografia: devi garantire contrattualmente al cliente l’uso dell’autenticazione a più fattori (MFA) per l’accesso ai sistemi condivisi. Tutti i loro dati devono essere protetti con protocolli di crittografia forte (es. AES-256);
- impegno alla Notifica e Tempi di Risposta: la tua PMI deve accettare l’obbligo contrattuale di comunicare tempestivamente qualsiasi incidente che possa impattare i sistemi del cliente. Devi rispettare le tempistiche di notifica di 24/72 ore imposte dalla NIS2.
Prepararsi al monitoraggio continuo: la prova della maturità operativa
Le linee guida ENISA sono chiare: secondo la Direttiva NIS2 la Sicurezza della Supply Chain richiede un processo strutturato di monitoraggio continuo. I tuoi clienti (soggetti a NIS2) non si accontenteranno di una certificazione iniziale; si aspetteranno che la tua PMI sia pronta a fornire in modo continuativo le prove che la tua security posture non si è degradata.
La tua PMI deve predisporre una struttura che sia in grado di supportare e superare i seguenti requisiti di monitoraggio continuo che i tuoi clienti esigeranno:
- revisioni annuali del rischio documentate: devi garantire che la tua Analisi del Rischio NIS2 sia riesaminata almeno annualmente e che i risultati (anche sull’impatto dei cambiamenti operativi) siano documentati e disponibili per gli auditor dei tuoi clienti;
- disponibilità dei Log e dei dati di Sicurezza: devi predisporre procedure per condividere, su richiesta, i log di sicurezza relativi all’attività critica o l’accesso a dashboard che dimostrino l’analisi proattiva di eventi sospetti. Questo prova un sistema di sicurezza attivo;
- tracciamento e reportistica degli incidenti: la tua PMI deve mantenere un registro formale di tutti gli eventi di sicurezza interni (anche quelli minori) e dimostrare la capacità di attivare immediatamente le azioni correttive obbligatorie in caso di incidenti che coinvolgano la supply chain;
- policy di exit e migrazione dati: per qualificarti come partner a lungo termine, devi dimostrare di avere una policy che garantisca al cliente una strategia di uscita (gestione del Vendor Lock-in) che includa la migrazione sicura e la dismissione certificata degli apparati che contengono i loro dati.
NIS2Lab è il tuo partner specializzato per affrontare i requisiti secondo la Direttiva NIS2 della Sicurezza della tua PMI. Ti aiutiamo a creare le policy, la documentazione e le prove di conformità necessarie per superare gli audit dei tuoi clienti e presentarti come un fornitore di cui ci si può fidare.
Non subire i controlli: usa la conformità per rafforzare la tua posizione sul mercato. Noi di NIS2Lab ti aiutiamo a strutturare la tua risposta ai requisiti della Nis2 in merito alla sicurezza della supply chain.