Sicurezza informatica in sanità: aumento degli attacchi del 40% (Report ACN). I rischi per la tua PMI

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L’emergenza silenziosa: il settore sanitario nel mirino dei cyber criminali

Il settore sanitario è oggi uno degli obiettivi primari del cybercrimine. Infatti, la sanità custodisce i dati più sensibili e critici di tutti: quelli relativi alla salute. Un attacco a ospedali, ASL o fornitori di servizi sanitari non significa solo perdita di dati; significa interruzione di servizi essenziali e potenziale rischio per la vita umana.

Secondo l’ultimo report dell’ACN (Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale), gli attacchi informatici contro il settore sanitario hanno subito un aumento del 40% nel corso del 2025. Questo trend, in continua crescita, dimostra che la vulnerabilità della sanità non è più un problema isolato, ma una vera e propria emergenza nazionale.

Sicurezza informatica in sanità: l’analisi dell’ACN sui vettori d’attacco

Il report ACN sulla minaccia cyber al settore sanitario fornisce una panoramica esaustiva delle principali vulnerabilità. Quindi, è fondamentale per le PMI che operano nella filiera (fornitori di software, dispositivi, diagnostica) comprendere esattamente dove si annidano i rischi.

I dati dell’ACN: il contesto della minaccia

  • Incremento esponeziale: l’ACN ha confermato che il settore ha subito un aumento del 40% degli attacchi nel corso del 2025. Questo colloca la sanità tra i settori più presi di mira, con una frequenza di attacco che supera settori storicamente a rischio.
  • Vettore principale – l’errore umano: la maggior parte degli incidenti gravi non parte da falle sconosciute, ma da attacchi mirati di phishing o ingegneria sociale. Infatti, l’errore umano rimane il punto di ingresso più facile per i cybercriminali.
  • Il dominio del ransomware: la motivazione principale degli aggressori è il Ransomware. Il blocco dei sistemi sanitari garantisce un alto tasso di successo nelle richieste di riscatto, data l’urgenza di ripristinare i servizi critici, con conseguenze dirette sulla vita dei pazienti.
  • Vulnerabilità note: gran parte degli attacchi riesce sfruttando vulnerabilità software note e non corrette, evidenziando gravi lacune nella gestione delle patch e nell’aggiornamento dei sistemi (spesso obsoleti) presenti in molte strutture sanitarie.
  • Il valore del dato clinico: i dati sanitari sono altamente sensibili e hanno un valore elevato nel mercato nero, perché possono essere usati per frodi identitarie o ricatti mirati.

Sicurezza informatica in sanità: cosa significa subire un attacco informatico per la tua PMI

L’aumento della minaccia cyber, come documentato dall’ACN, si traduce in conseguenze dirette per la tua azienda, ben oltre il semplice costo di ripristino.

  • Interruzione dei servizi: un attacco riuscito non solo blocca i tuoi sistemi, ma interrompe anche i servizi vitali forniti ai tuoi clienti sanitari. Di conseguenza, la reputazione e la continuità operativa ne risentono gravemente.
  • Danno reputazionale e legale: una violazione dei dati sanitari (che sono dati personali particolari) espone la tua azienda a sanzioni salate previste dal GDPR. Allo stesso tempo, si verifica una perdita di fiducia in un settore dove l’affidabilità è cruciale.
  • Esclusione dalla filiera: le aziende sanitarie più grandi non possono permettersi di lavorare con partner che presentano vulnerabilità. Dunque, la mancanza di adeguate misure di sicurezza informatica in sanità può portare all’esclusione dai contratti strategici.

L’unica risposta strategica: la conformità alla NIS2

Di fronte al panorama di rischio delineato dall’ACN, la soluzione non può essere lasciata alla discrezionalità aziendale. La Direttiva NIS2 (Network and Information Security Directive 2) rappresenta la risposta normativa obbligatoria a questo scenario.

  • NIS2 e la filiera: la Direttiva definisce il settore sanitario come critico e impone obblighi a cascata lungo tutta la Supply Chain. Questo significa che la tua PMI deve adottare misure specifiche di gestione del rischio e dimostrare la sua resilienza, indipendentemente dalla dimensione.
  • Sicurezza come requisito minimo: la NIS2 innalza lo standard minimo di sicurezza informatica in sanità a livello europeo. Quindi, adeguarsi alla Direttiva è l’unica via per garantire la continuità operativa e l’affidabilità richieste dai tuoi clienti e dal sistema nazionale.

Il report ACN evidenzia un rischio chiaro e in crescita. Non aspettare che la tua azienda diventi la prossima statistica. Siamo esperti in sicurezza informatica e normativa: mettiti al riparo dai rischi NIS2. Contattaci ora!