Sicurezza sistemi informativi: le misure ENISA per Patch Management, Segmentazione Rete e Vulnerabilità. Rendi la tua PMI un partner resiliente.
In questo articolo, il nono della nostra rubrica sulle Linee Guida ENISA, ci concentriamo sulla gestione continua e sulla difesa quotidiana della rete e dei sistemi informativi. I requisiti delle Linee Guida ENISA sono la lista di controllo che i tuoi clienti usano per valutare la tua reattività.
Implementare una politica di sicurezza dei sistemi informativi e della rete ti qualifica come un partner pienamente affidabile, in grado di gestire in tempo reale la sicurezza aziendale.
Sicurezza sistemi informativi: come avere una difesa attiva
Per i tuoi clienti soggetti a NIS2, la conformità non è un obiettivo raggiunto, ma una gestione continua dei sistemi. La tua PMI deve dimostrare di saperli mantenere in uno stato di sicurezza attiva.
1. Gestione delle Patch di Sicurezza
La gestione delle patch di sicurezza è uno dei compiti più critici e più spesso trascurati. ENISA richiede che questo non sia un compito casuale, ma un processo documentato e prioritario.
- Processo documentato: devi istituire una procedura formale di Patch Management (gestione delle patch) allineata con il tuo Piano di Gestione Incidenti.
- Tempestività e priorità: le patch di sicurezza devono essere applicate tempestivamente, dando priorità a quelle che risolvono vulnerabilità critiche (ad esempio, classificate come critical o high).
- Test e rollback: ogni applicazione di patch deve prevedere una fase di testing per verificare l’assenza di impatti negativi. Deve essere documentata anche una procedura di rollback (annullamento).
2. Segmentazione e Sicurezza della Rete
La sicurezza di rete è la capacità di isolare i sistemi critici in caso di compromissione. Questi requisiti sono la base della tua Sicurezza Sistemi Informativi a livello infrastrutturale.
- Segmentazione di rete: è obbligatorio separare logicamente le reti e i sistemi (ad esempio, separare l’IT amministrativo, l’ambiente di produzione e la rete degli ospiti) per limitare la diffusione laterale degli attacchi (lateral movement).
- Controlli di rete: la tua PMI deve adottare e applicare costantemente le migliori pratiche per la sicurezza della rete (ad esempio, configurazione sicura del DNS e dei protocolli di routing).
- Monitoraggio attivo: i controlli perimetrali devono essere monitorati in tempo reale per rilevare anomalie e minacce emergenti. Questo monitoraggio deve essere disponibile e condivisibile con i tuoi clienti in caso di audit di supply chain.
3. Protezione antimalware e software non autorizzato
Il requisito di protezione contro il software dannoso non si limita all’installazione di un antivirus, ma copre il controllo rigoroso di ciò che è consentito eseguire sui sistemi aziendali.
- Controlli antimalware: la tua PMI deve implementare meccanismi per proteggere i sistemi da malware, ransomware e altre forme di software dannoso. Questi sistemi devono essere aggiornati costantemente.
- Software non autorizzato: devono essere istituite misure per prevenire, rilevare e bloccare l’uso di software non autorizzato o non supportato. Questo rafforza l’Igiene Informatica e riduce il rischio di vulnerabilità note.
- Gestione dei log: il monitoraggio attivo e la conservazione dei log sono essenziali per il rilevamento del malware e per la successiva analisi forense in caso di incidente.
4. Gestione e divulgazione delle vulnerabilità
Questo è il requisito che dimostra la tua proattività e responsabilità, chiudendo il ciclo di vita della sicurezza dei tuoi sistemi informativi:
- gestione vulnerabilità continua: la tua PMI deve implementare un processo formale per identificare, valutare e trattare (risolvere) le vulnerabilità presenti nei tuoi prodotti e servizi. Questo processo deve essere integrato e compatibile con il tuo Piano di Gestione Incidenti, assicurando che le debolezze vengano risolte prima che causino una crisi.
- politica di Divulgazione (CVD): se sviluppi software, devi stabilire e seguire una procedura di Divulgazione Coordinata delle Vulnerabilità (Coordinated Vulnerability Disclosure). Questo assicura che le vulnerabilità vengano comunicate in modo responsabile e sicuro, minimizzando il rischio per gli utenti (inclusi i tuoi clienti).
5. Evidenze documentali e vantaggio competitivo nell’audit
Per la tua PMI, documentare il rispetto di questi requisiti è l’elemento chiave per superare gli audit della supply chain. Le prove che i tuoi clienti NIS2 esigeranno includono:
- registro di patching: documentazione che dimostri la frequenza delle scansioni di vulnerabilità e la tracciabilità delle patch applicate (Manutenzione Attiva);
- mappa di segmentazione: documentazione che attesti la corretta separazione logica della rete (amministrazione, produzione, sviluppo) e i relativi controlli;
- registro incidenti/Log: evidenze che dimostrino il monitoraggio attivo e la conservazione dei log per il rilevamento del malware e l’analisi post-incidente;
- policy di divulgazione formale: la politica che stabilisce il processo di comunicazione delle vulnerabilità (CVD) e l’interoperabilità con i tuoi clienti.
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NIS2Lab ti supporta nell’implementazione di processi di Patch Management e Vulnerability Management documentati, garantendoti la tracciabilità necessaria per superare gli audit della supply chain.
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